Pyramid Web Agencygiovedì 22 maggio 2025
Occhiali a raggi X per guardare sotto i vestiti delle Donne
Un caso leggendario di pubblicità geniale, un pizzico di truffa e molta, moltissima ingenuità
Quando si parla di pubblicità, oggi aggiornata
alla più chic definizione di "marketing," ci si immagina subito
tecnologie avanzate, una creatività da mettere in cornice e una certa aura di
professionalità. Ma basta voltare la testa agli anni '70 e '80 per scoprire
che, sorprendentemente, il potere delle promesse esagerate e delle illusioni
ben confezionate non ha mai avuto bisogno di algoritmi sofisticati. Soprattutto
se la promessa era quella di vedere attraverso i vestiti.
Parliamo dei mitici "occhiali a raggi
X," quelli che campeggiavano su tutte le riviste popolari dell’epoca,
promettendo una rivoluzione visiva di tette e vagine (e, diciamocelo, un bel po' di prurito
adolescenziale). Erano una truffa, certo, ma una truffa così ben orchestrata
che, ancora oggi, viene citata come uno dei grandi esempi di marketing
persuasivo.
La magia della pubblicità
Negli anni '70 e '80, la pubblicità era il regno
dell’eccesso creativo: slogan memorabili, immagini capaci di ipnotizzare e quel
pizzico di suggestione che spingeva il lettore a dire "Dai,
proviamo!". Era un'epoca in cui bastava una promessa audace – anche
impossibile – per vendere prodotti che non funzionavano. Gli occhiali a raggi X
non erano altro che lenti di cartone coperte da una pellicola rossa e un filo
intrappolato tra i materiali per creare distorsioni visive. Ma vuoi mettere la
soddisfazione di immaginarti un agente speciale?
E qui scatta il capolavoro del marketing: non è
tanto il prodotto a vendere, ma la promessa. La ditta Same, che importava
questi oggetti dagli USA, avvolgeva ogni acquisto in un'aura di mistero e
novità. Scimmie di mare? Wow! Penne con telecamere nascoste? Sono pronto!
Pistole atomiche? Sicuramente inutili, ma fighe! Questi prodotti creavano
entusiasmo proprio per il loro essere quasi magici, anche se la magia
spariva al primo utilizzo.
Strategie vecchie ma sempre attuali
Pensiamoci: gli occhiali a raggi X sono la
dimostrazione che le strategie di vendita, nonostante siano passati 50 anni,
non sono cambiate più di tanto. Oggi gli approcci sono più raffinati, certo, ma
l'idea di creare un bisogno irresistibile è sempre la stessa. Cambiano le
piattaforme (addio fumetti, benvenuti social media), ma trionfa ancora il
concetto di cercare in un secondo e acquistare in un click.
Se negli anni ’70 il cliente aspettava settimane
per ricevere un pacchetto misterioso e poi rimaneva deluso, oggi l’esperienza
si è trasformata in una rapida consegna, spesso abbinata a recensioni false o
influencer che sponsorizzano a suon di hashtag. 😏 E vogliamo
davvero parlare dei prodotti che promettono miracoli? Creme anti-aging con
effetto Photoshop incorporato, cibi che ti fanno perdere peso senza sacrifici,
gadget che ti “connettono” al futuro… siamo circondati da versioni moderne
degli stessi occhiali a raggi X!
La lezione di Braunhunt: genio o truffatore?
Harold Nathan Braunhunt, il cervello dietro gli
occhiali e tanti altri prodigi fasulli, era senza dubbio un mago del marketing.
È riuscito a costruire un impero, sfruttando al massimo le debolezze e i
desideri delle persone. E se inizialmente potevamo sentirci presi in giro, oggi
non possiamo negare che ci ha insegnato qualcosa: un buon marketing vende
sogni, non prodotti.
Ma attenzione, qui c’è una sottile differenza da
tenere a mente: non spetta solo al marketer promettere qualcosa di
straordinario, spetta anche al pubblico imparare a distinguere tra sogno e
realtà. Ed è forse questo il più grande potere del marketing: ti fa sperare
anche quando sai che c’è la fregatura sotto.
Concludendo…
Gli occhiali a raggi X sono diventati uno degli
oggetti di culto del vintage, un ricordo del potere illusorio della pubblicità
e di un'epoca in cui la magia era tutta nella testa del consumatore. Ma non
facciamoci troppe illusioni: quelle truffe, con un po' di botox e qualche
filtro Instagram, sono ancora tra noi, molto più eleganti e convincenti.
Quando si parla di marketing, che tu venda una
penna a gas o un'app per la gestione delle finanze, il segreto resta sempre lo
stesso. Prometti, attrai, seduci. E spera che il prodotto sia almeno un pochino
più utile degli occhiali di cartone. 😉
Un consiglio da Pyramid: imparate dai geni del
marketing come Braunhunt, ma ricordate di mettere la qualità davanti alla
promessa. Design accattivante, sì; trasparenza sempre. 🙌
— Team Pyramid
Esperti in Marketing, ma senza vendere pistole atomiche! 🔥